Croce Giurisdizionale
La croce giurisdizionale, anticamente era collocata di fronte la porta laterale della Chiesa Madre, così come risulta da un documento del XIX secolo, conservato nell’archivio della Curia Arcivescovile di S. Angelo dei Lombardi. Queste croci, tipiche di ogni paese dell’Irpinia, assolvevano, per l’appunto, ad una funzione giurisdizionale, in quanto marcavano il confine amministrativo fra territorio urbano e territorio rurale, la qual cosa aveva rilevanza soprattutto ai fini fiscali.
Dal 2016 è stata definitivamente ricollocata in prossimità del sito originario, dopo quasi un secolo di continui spostamenti nell’ambito dell’attuale Piazza della Vittoria. In realtà questa piazza anticamente si chiamava Largo Croce, proprio per la presenza di questo monumento. Analizzando da vicino il manufatto notiamo che, nella parte anteriore del basamento, che sorregge la colonna sormontata dalla croce, vi è scolpito uno scudo con diversi cartigli, che inquadra un’iscrizione la quale ci offre informazioni precise sulla sua realizzazione; leggiamo infatti che: “VEXILL(UM) HOC IMPE(N)SIS UNIV(ERSI)TATIS ERECTUM 1588“, cioè: “Questo vessillo fu eretto con il contributo dell’Università 1588“, mentre nella parte retrostante uno scudo simile incornicia lo stemma comunale di Lioni.
Per “Università” nel linguaggio dell’epoca si intende la Comunità Civica. Questa iscrizione è immediatamente ricollegabile, per stile di esecuzione, alla retrostante lapide murata nella parete terminale della Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, che ricorda la costruzione della stessa. Questa epigrafe, sormontata da due stemmi civici, così recita: “ TEMPLU(M) ASSUMP(TIONIS) B(EA)TAE V(IR)G(IN)IS AB UNI(VERSITA)TE T(E)RRAE LEONU(M) FUNDITUS ERECTUM A.D. 1580. Ovvero: “Questo tempio dell’Assunzione della Beata Vergine dall’Università della terra di Lioni fu eretto dalle fondamenta nell’anno del Signore 1580“.
Un’ ultima curiosità: nella parte retrostante dell’attuale basamento che sorregge l’antica croce è incisa questa iscrizione: “ HOC SIGNUM CRUCIS ERIT IN CAELO CUM DOMINUS AD JUDICANDUM VENERIT A.(D) P.(ERPETUAM) R.(EI) M.(EMORIAM) DIE XIV MENS.(IS) SEPT.(EMBRIS) A.(NNO) R.(EPARATAE) S.(ALUTIS) MMXVI “ la cui traduzione ci ricorda che: “Questo segno della Croce sarà nel cielo quando il Signore verrà per giudicare (sottinteso il mondo). A perpetua memoria della cosa (cioè della sistemazione della croce in questo luogo) il giorno 14 del mese di settembre nell’anno della riacquisita salvezza 2016 ( ovvero la data della conclusione dei lavori di sistemazione della croce stessa).”