Chiesa di San Bernardino
Edificata nell’arco temporale di un solo anno, dal 1995 al 1996, in prossimità dell’area dove sorgeva un’antica cappella seicentesca, completamente distrutta dal sisma del 1980, la chiesa si presenta nella moderna linea architettonica ideata dal progettista lionese Arch. Angelo Verderosa, che richiama alla memoria, nella torre centrale, le antiche colombaie di campagna.
La forma circolare, fortemente evocativa del senso cristiano di comunità, e l’impiego di materiali locali quali il mattone, il legno e la pietra per la costruzione, le conferiscono un carattere architettonico quanto mai interessante. All’interno oltre alla statua lignea del titolare, realizzata dallo scultore Avallone nel 1874, si conservano altre opere antiche degne di nota: un pregevole tabernacolo in marmo commesso di inizio novecento, opera di un lapicida di S. Andrea di Conza; un elaborato scarabattolo in legno di noce della seconda metà del XIX secolo, realizzato da maestranze lionesi, contenente la statua in cartapesta, risalente al 1957, di Santa Rita da Cascia, un tempo nella Chiesa dell’Annunziata; la statua novecentesca della Madonna Addolorata, in cartapesta leccese, proveniente dalla medesima Chiesa, e, infine la bella balaustra marmorea ottocentesca, in stile neoclassico, collocata sopra l’ingresso.
Dalla Cappella originaria proviene la campana più piccola, collocata attualmente sul campanile a vela in facciata, che porta la seguente iscrizione: “A divozione ed a spese dei fedeli di san Bernardino – A.D. 1836 “. Una nota speciale merita il bassorilievo in terracotta, collocato sul lato destro del pronao d’ingresso. Raffigura il lionese Padre Anselmo Finelli (1911 – 1996), sacerdote del P.I.M.E. (Pontificio Istituto Missioni Estere), che ha trascorso oltre trent’anni della sua vita come missionario in India, concludendo il suo ministero presbiterale come zelante Arciprete di Lioni negli anni difficili del post- terremoto.