Ponte Romano e Chiesetta
Lioni sorge sulle rive dell’Ofanto. Il fiume è tra i più lunghi del Mezzogiorno e nasce sotto l’Altopiano dell’Angelo, a Torella dei Lombardi (AV), attraversa Campania, Basilicata e Puglia, sfociando nel Mar Adriatico. Anticamente il suo nome era Aufidus, così come riportato dallo storico greco Polibio.
Il legame tra Lioni e il fiume è così forte che nel vernacolo locale per designare il fiume non si usa questo termine, ma si dice semplicemente “ofato”, che può essere più o meno “ gruosso”! Su questo spazio è localizzato un ponte in pietra, a tre arcate, riconducibile all’epoca romana, che, con ogni probabilità, collegava il Foro di Montella all’antica Compsa. Un ponte analogo, per epoca e caratteristiche costruttive, sempre lungo l’Ofanto, è quello di Monteverde, mentre ben più imponente è quello che sorge in località Santa Venere (FG), a cavallo dei territori di Rocchetta S. Antonio e Melfi. Anticamente le donne lionesi si recavano lungo le sponde dell’Ofanto, in prossimità del ponte, per lavare i panni, così come ci testimoniano foto d’epoca.
Contigua al ponte vi è una Cappella votiva dedicata alla Madonna del Carmine, che si festeggia il 16 luglio, costruita nel 1923 da alcuni emigrati in America. La piccola costruzione, immersa in un contesto naturalistico quanto mai suggestivo, rievoca la fede e il forte legame di tanti emigrati con il territorio di origine.
La Cappella della Madonna del Carmine
Oggi è in corso di realizzazione un progetto di valorizzazione dell’area, attraverso una bonifica della stessa e la realizzazione di una pista ciclabile. Il progetto vede impegnati imprese, cittadini ed associazioni, in particolare la Pro Loco Lioni che, da alcuni anni, nel periodo estivo organizza un evento molto coinvolgente: “Sulle rive dell’ Ofanto”. Un progetto che ha la finalità di valorizzare e promuovere un luogo per troppo tempo abbandonato, grazie a manifestazioni artistiche di ogni genere.
Il ponte romano